Il governo di Giorgia Meloni taglia i fondi all’associazione di Liliana Segre, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’Aned.
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha recentemente tagliato dei fondi all’Aned, di cui Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta all’Olocausto, è membro dal 1958.
La decisione arriva dal ministero dell’Interno, con a capo Matteo Piantedosi, e colpisce, oltre all’Aned anche un’altra associazione l’Anppia.
La revisione dei fondi, che avverrà nel 2024, rischia di compromettere l’ottantesimo anniversario della Liberazione, che verrà celebrato nel 2025.
Giorgia Meloni e la nuova distribuzione dei fondi
La decisione del Viminale, come scritto da Repubblica e riportato da Open, si basa su un nuovo criterio di distribuzione dei fondi, che tiene conto principalmente del numero di iscritti alle associazioni.
Tuttavia, secondo molti esponenti dell’opposizione, questo parametro risulta inadeguato per associazioni come l’Aned, che riunisce sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti.
“L’effetto finale è che nel 2025 potrebbero chiudere i battenti associazioni che tengono viva la memoria dei perseguitati antifascisti e dei deportati nei campi nazisti“, ha commentato Federico Fornaro, deputato del Partito Democratico.
Il taglio dei fondi, che ammonta a circa 28mila euro per l’Aned, potrebbe sembrare irrilevante per alcuni, ma rappresenta una minaccia concreta per la sopravvivenza di queste realtà.
Dario Venegoni, presidente dell’Aned, ha espresso la sua frustrazione in merito alla decisione: “Questo governo vuole punire l’antifascismo“.
Un attacco all’associazione di Liliana Segre
Nonostante le difficoltà, il presidente Venegoni ha ribadito l’importanza del lavoro svolto dall’associazione: “Noi riteniamo di fare un’opera meritoria, abbiamo ricevuto anche una medaglia proprio dal ministro dell’Interno e invece gli uffici dello stesso ministero pensano che siamo un vecchio rottame“.
Il rischio di chiusura di associazioni come l’Aned è particolarmente preoccupante in un periodo in cui i sopravvissuti ai lager nazisti sono sempre meno.
Liliana Segre, figura simbolo della resistenza morale all’orrore del nazifascismo, ha dedicato gran parte della sua vita alla testimonianza e alla trasmissione della memoria della Shoah alle nuove generazioni.